il rosso segno della follia

Quel geniaccio di Mario Bava non solo ha codificato il giallo/thriller all’ italiana indicando la strada maestra a coloro che sarebbero venuti in seguito (Argento, Martino, Lenzi & friends) ma si è anche distinto proponendo al pubblico storie estremamente innovative. E’ il caso di questo interessantissimo thriller psicologico (con inaspettate venature horror nella seconda parte) nel quale il pubblico non deve certamente sforzarsi a cercare l’ assassino in quanto le carte sono scoperte fin dalle prime scene. Non solo: il viaggio nel delirio e nell’ abisso della follia del protagonista Stephen Forsyth è affrontato con poetica asciuttezza e distacco, con stile che potremmo quasi definire documentaristico. Costui uccide giovani donne appena sposate e lo fa con gusto, colpendole con una luccicante mannaja da macellaio. Bava ritorna su territori già esplorati (la casa di moda non può non ricordarci il suo precedente “Sei donne per l’ assassino”) ma aggiunge l’ ennesimo tocco di originalità con la svolta paranormale che si ha negli ultimi venti minuti… La stanza con i manichini femminili sarà in seguito fonte di ispirazione per Umberto Lenzi nel suo bellissimo “Spasmo”. Piccola curiosità: in una scena Forsyth sta guardando un film alla tv e si tratta proprio di un horror diretto da Bava, ovvero “I tre volti della paura”: la figura del wurdalak Boris Karloff è inconfondibile! Seconda curiosità: nel trailer d’ epoca i titolatori hanno confuso Dagmar Lassander con Laura Betti… “Il rosso segno della follia” è stato per moltissimi anni un film praticamente invisibile in quanto non è mai esistita una edizione italiana per il mercato home video. Il motivo è presto detto: sembra che non sia sopravvissuta nessuna copia positiva d’ epoca (cosa assolutamente incredibile) e quindi il film era reperibile soltanto in lingue straniere! Qualche anno fa ha posto rimedio a questa clamorosa lacuna l’ etichetta Passworld che ha editato il film in dvd utilizzando un ottimo master con un ridoppiaggio in italiano ex novo effettuato per l’ occasione. Peccato che lo stile dei doppiatori richiami troppo quello delle pallosissime soap opera anni 2000 ma tant’ è… Suadenti ed efficaci le musiche del maestro Sante Maria Romitelli che spazia con estrema disinvoltura dal valzer classico allo shake di fine anni ’60. Da vedere.

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Il trentenne John Harrington (Stephen Forsyth) è il titolare di un atelier e di una casa di moda, oltre ad essere un folle psicopatico: il suo hobby preferito è quello di uccidere con una mannaja giovani donne appena sposate, possibilmente durante la loro prima notte di nozze. Le vittime sono già 5 e l’ ultima è proprio una modella che lavorava per il suo atelier, ufficialmente scomparsa (John ne ha bruciato il cadavere in un inceneritore). Le origini della follia di John sono da attribuire al terribile shock che lo ha visto protagonista in tenera età, allorquando vide sua madre uccisa (a colpi di mannaja, ovviamente) da un misterioso maniaco che la colpì subito dopo le sue seconde nozze. L’ ispettore di polizia Russell (Jesus Puente) brancola nel buio e John continua a mietere vittime: la sesta è Alice (Femi Benussi), una modella che, provando un abito da sposa trovato in una stanza segreta piena di manichini in abiti nuziali, cade anch’ essa vittima della follia omicida del mostro. Dopo un breve flirt con Helen (Dagmar Lassander), un’ altra bella e giovane indossatrice, John decide che è giunta l’ ora di liberarsi anche di sua moglie Mildred (Laura Betti), uccisa con le solite modalità. Da quel momento, però, il fantasma di Mildred (che era un’ appassionata di occultismo e di sedute spiritiche) comincia ad apparirgli continuamente e a tormentarlo. E a nulla serve bruciare il corpo e spargerne le ceneri al vento: Mildred continua a presentarglisi davanti…

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Cast principale:

Stephen Forsyth

Laura Betti

Dagmar Lassander

Femi Benussi

Jesus Puente

Regia: Mario Bava

Edizioni in dvd: Pulp Video / Passworld

Formato video 1,85:1 anamorfico

5 risposte a “Il rosso segno della follia (1970)”

  1. Non sono ancora riuscito a reperire la versione in dvd di questo film. Spero, però, di riuscire a trovarlo presto, poiché sono molto curioso di vederlo. Sono un grande ammiratore di Mario bava.
    Complimenti per il blog.

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  2. I film di Bava vanno visti tutti. 🙂
    Grazie per i complimenti.

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  3. Adesso mi spiego il perchè di un doppiaggio così brutto! Peccato ammazza il film.

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  4. Sembra di guardare una puntata di “Tempesta d’amore” o “Beautiful”…

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  5. Davvero! Anch’io ho avuto subito questa impressione:doppiaggio compassato e freddo,il protagonista sembra Ridge di beautiful! Volevo chiedervi 2 particolarita’:ad un certo punto il protagonista dice che a londra si sposano 200 coppie al giorno ma il film non e’ ambientayo a parigi? Dopo ad un certo punto il commissario parla di 3 ragazze uccise e 4 scomparse,ma john ne ha uccise fino a quel punto 5 di cui 3 incenerite. Problemi di traduzione?

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