la gatta in calore

A dispetto del titolo fuorviante che potrebbe far pensare ad un banale filmetto sexy o porno-soft, questo film di Nello Rossati è invece un buon thriller erotico a tinte morbose molto ben interpretato da una Eva Czemerys in ottima forma che dà vita ad un interessante ed inquieto personaggio combattuto tra la noia del rapporto coniugale e l’attrazione per un giovane e attraente vicino di casa che andrà a sfociare in un rapporto ricco di colpi di scena. La sceneggiatura si dipana a colpi di flashback sin dalle prime battute in un continuo rincorrersi di incastri temporali ed è una scelta felice perchè l’attenzione dello spettatore è sempre desta, anche se il ritmo è un po’ cadenzato in diversi passaggi. Rossati dimostra di saperci fare sia come sceneggiatore sia come regista imbastendo una storia piuttosto semplice ma efficace realizzata ottimamente grazie ad una sicura padronanza del mezzo cinematografico e alla buonissima interpretazione soprattutto della Czemerys (ma anche di Silvano Tranquilli), senza dimenticare la perfetta fotografia di Aristide Massaccesi/Joe D’Amato. Co-protagonista è il fratello del regista, Tony Rossati, che per l’occasione sfoggia lo pseudonimo di Anthony Fontane. All’epoca fu vietato ai minori di 18 anni (che esagerazione!) e fu sponsorizzato da uno dei flani più belli e accattivanti che io ricordi: “Vive per amare alla ricerca continua di qualcosa di ‘nuovo’ per la soddisfazione dei sensi, nel film più stimolante, più piccante, più spregiudicato dell’anno.”

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Antonio (Silvano Tranquilli) è un ingegnere di successo sposato con la giovane e bella Anna (Eva Czemerys). Preso dagli impegni del suo lavoro che lo portano spesso anche all’estero, Antonio lascia frequentemente sola Anna per lunghi periodi nella solitudine della loro esclusiva villetta a due piani. Un giorno, tornando a casa nel tramonto di un pomeriggio autunnale, ha la sgradita sorpresa di trovare il cadavere di un uomo colpito alla testa riverso nel suo giardino di casa. Perplesso e sconvolto, copre il corpo con delle foglie secche affinchè lo stesso non sia clamorosamente visibile dall’esterno e, per occultarlo ancora meglio, lo copre del tutto (ma senza schiacciarlo) parcheggiandovi la sua auto sopra. Entrato in casa, trova la moglie in stato confusionale accasciata su una sedia e con la pistola sul tavolo. La donna gli racconta, in un turbinio di flashback, la sua fatale attrazione per il giovane e attraente nuovo vicino di casa (Anthony Fontane), maturata durante i lunghi e monotoni giorni di assenza del marito. Dapprima infastidita (e forse anche ingelosita) dagli schiamazzi notturni e dal continuo andirivieni di giovani donne da casa del ragazzo, Anna confessa di esserci entrata sempre più in confidenza finendo con il consumare con lui focosissimi e appassionati rapporti sessuali, anche insieme ad altre ragazze, in un gioco erotico sempre più intenso e morboso. Al culmine di uno di questi giochi erotici, Anna racconta di averlo ucciso sparandogli un colpo di pistola alla testa dopo che si era introdotto in casa sua con due amici per avere un incontro a quattro. I due ospiti occasionali, spaventati dalla pistola, se l’erano data a gambe velocemente prima che la cosa degenerasse in tragedia. Antonio, che resta sempre e comunque innamorato di sua moglie, ascolta in silenzio tutte queste rivelazioni e, nonostante la sua disperazione, decide comunque di aiutare la donna a nascondere il corpo altrove. Mentre i due tentano di spostare la macchina impantanata nel fango sopraggiunge a sorpresa il portiere ficcanaso che si offre di aiutarli: per non destare sospetti fanno buon viso a cattivo gioco e non lo allontanano, pur vivendo attimi di grandissima tensione. Finalmente la macchina viene spostata ma sotto le foglie il corpo non c’è più…

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Purtroppo ancora inedito in dvd sia in Italia che all’estero, il film è ancora oggi visionabile solo in edizione vhs. I misteri dell’home video… Le musiche di Gianfranco Plenizio sono assolutamente fantastiche (un autentico tripudio della musica lounge ’70!) e il tema principale “Voce d’amore”, sublimato dalla struggente e incredibile voce di una Edda Dell’Orso che non fa più notizia, regala brividi ad ogni ascolto. Magnifico.

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Cast principale:

Eva Czemerys

Silvano Tranquilli

Anthony Fontane

Renato Pinciroli

Regia: Nello Rossati

Edizioni in vhs: Shendene

Una replica a “La gatta in calore (1972)”

  1. Un bel film fatto con mezzi ridottissimi. Ricordo che iniziai a visionarlo circa un anno fa a tarda notte, sicuro che ne avrei guardato solo una parte per poi riprenderlo la sera dopo. Invece sono arrivato alla fine, tutto d’un fiato, e mi è piaciuto. Eh, gli anni settanta…

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