Film violentissimo che si inserisce nel florido filone del poliziesco all’italiana anni ’70, “La belva col mitra” è assurto a fama internazionale perché Sua Maestà Quentin Tarantino lo ha inserito tra i suoi film di genere preferiti e perché nel suo “Jackie Brown” ne ha riutilizzato finanche il tema musicale; in una sequenza del film se ne vedono anche alcune scene trasmesse dalla tv, ammirate da Samuel L. Jackson, Bridget Fonda e Robert De Niro. Dirige Sergio Grieco e la pellicola è certamente una delle più feroci e spietate del filone: la belva Helmut Berger si produce in pestaggi sanguinosi, stupri, smitragliate in pieno petto ai danni di una signora anziana e finanche in una esecuzione da brividi ai danni di un “traditore” (il povero Ezio Marano). Il commissario di ferro antagonista è un legnoso Richard Harrison, non a caso biondo e con i baffi: ci dispiace, caro Richard, ma anche se al doppiaggio ti hanno appiccicato la stessa voce di Merli (quella del sommo Pino Locchi), i commissari interpretati dal buon Maurizio restano di un’altra categoria…
Immaginiamo che anche il regista se ne sia accorto, visto che viene dato grandissimo spazio alle scorribande delinquenziali di un Berger scatenato mentre invece il commissario, che di solito nei polizieschi fa la parte del leone, si vede ben poco.
Nel cast si segnala la presenza della bellissima Marisa Mell, dapprima violentata da Berger e poi costretta a diventare sua complice (i due sono anche protagonisti di una breve scena erotica decisamente hot); poi ci sono anche Claudio Gora e sua figlia Marina Giordana e alcuni caratteristi arcinoti come Nello Pazzafini e Gigi Bonos. Grieco si conferma un regista che conosce il suo mestiere e dirige senza troppi fronzoli un film brutale e sfrenato, supportato a dovere da una colonna sonora decisamente efficace e sorprendente firmata da Umberto Smaila (sì, proprio quello dei Gatti di Vicolo Miracoli e di “Colpo grosso”). Non siamo in presenza di uno dei migliori titoli del genere ma diciamo che una visione ci sta tutta.
Il sanguinoso e pericoloso criminale Nanni Vitali (Helmut Berger) evade dal carcere con 3 complici. Sulle sue tracce c’è il commissario Santini che pensa subito di rintracciare un certo Barbareschi (Ezio Marano), un confidente della polizia che con una soffiata aveva portato al suo arresto. Il commissario è convinto che Vitali, in carcere per rapina e omicidio, voglia vendicarsi di colui che lo ha denunciato ma viene anticipato in quanto Barbareschi e la sua compagna Giuliana (Marisa Mell) sono già stati rapiti dai criminali e la “spia” va incontro ad una fine orribile: dapprima assiste allo stupro della sua donna ad opera del Vitali e poi, dopo un feroce pestaggio, viene sepolto vivo in una buca e ricoperto da calce viva.
Il commissario Santini interroga Giuliana che, intanto, si è trasferita in un hotel e dichiara di essersi lasciata col compagno. In realtà è ricattata da Vitali che vuole farne la sua complice in una rapina ad una fabbrica dove suo padre è guardia giurata: la donna dovrebbe distrare il genitore per consentire così alla banda di impossessarsi del contenuto della cassaforte. La donna finge di stare al gioco ma poi si reca alla polizia e rivela tutto al commissario Santini che quindi prepara una trappola: alcuni operai della fabbrica vengono sostituiti da agenti sotto copertura e, quando avviene il colpo, il commissario irrompe sulla scena. Vitali però non si perde d’animo e, dopo aver ucciso un’operaia, ordina a Giuliana di portare con sé alcuni ostaggi a bordo di un furgone mentre lui si dà alla fuga in macchina. Dopo pochi km Giuliana libera gli ostaggi mentre Vitali incappa in un posto di blocco che però riesce a forzare.
Ora Giuliana teme per la sua sicurezza, convinta che Vitali vorrà vendicarsi di lei. Detto fatto: la donna viene trasferita in una casa sorvegliata dalla polizia ma Vitali si apposta con un fucile sul tetto del palazzo di fronte e riesce a colpirla, ferendola a una gamba. Poi, con l’aiuto di un complice (Alberto Squillante), rapisce un magistrato (Claudio Gora), padre del commissario nonchè pubblico ministero proprio nel processo che lo aveva visto condannato al carcere, e sua sorella (Marina Giordana). Ci sarà la resa dei conti.
Cast principale:
Helmut Berger
Richard Harrison
Marisa Mell
Ezio Marano
Claudio Gora
Marina Giordana
Regia: Sergio Grieco
Edizioni in vhs: Lamberto Forni
Edizioni in dvd: Surf
Formato video 2,35:1 anamorfico
Edizioni in blu-ray: 88 Films (UK)
Formato video 2,35:1 anamorfico
In ricordo di Helmut Berger: 29/05/1944 – 18/05/2023
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Bellissimo, rivisto qualche tempo fa. Siamo stati davvero maestri nel polizziotesco (ma non solo).
Gran bel ricordo, grazie tante!!!!!
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