piedone lo sbirro

Interessante poliziesco che si fonde con la commedia e che riesce a mixare entrambi i generi egregiamente (un po’ come accadrà 3 anni dopo con Tomas Milian e la serie delle “squadre”), “Piedone lo sbirro” inaugura la piccola serie (che alla fine conterà 4 pellicole) dedicata alle gesta del commissario di polizia Rizzo, uomo dai metodi alquanto anticonvenzionali; questa caratteristica lo rende inviso ai suoi superiori e lo accomuna a molti altri suoi colleghi del grande schermo (Merli, Milian, Merenda, Cassinelli & co.). Vista la sua grande mole il nostro eroe viene soprannominato “Piedone” e il suo andar fuori dalle righe verte soprattutto nel risolvere le questioni facendo ricorso non alla pistola ma a mirabolanti scazzottate che lo vedono, naturalmente, sempre trionfare. Bud Spencer (stavolta affrancato dal compagno di scena Terence Hill) incarna alla perfezione il personaggio e la regia di Steno (maestro della commedia ma, non a caso, anche pioniere del poliziesco all’ italiana con il meraviglioso “La polizia ringrazia”) è sempre stilisticamente impeccabile (un paio di inseguimenti spettacolari non hanno nulla da invidiare ad altri polizieschi più celebrati). Anche il cognome bisillabo (Rizzo) è in perfetta linea con gli eroici commissari di polizia del filone poliziesco italiano (Betti, Murri, Sarti, Olmi, Terzi, Tanzi etc. etc.) e il pubblico risponde molto bene: infatti, come già detto, il film avrà altri 3 sequel nel giro di 7 anni, sempre per la regia di Steno, e addirittura una parodia riveduta e corretta con protagonista Franco Franchi (“Piedino il questurino” di Franco Lo Cascio). Curiosità: in questo primo capitolo della quadrilogia Bud Spencer è doppiato dalla sua voce storica (Glauco Onorato) mentre nei 3 film successivi avrà la sua voce. Ad affiancare l’ attore napoletano c’ è un buon cast di supporto (da Adalberto Maria Merli a Raymond Pellegrin, da Juliette Mayniel ad Angelo Infanti) nel quale spicca su tutti la figura del grande Enzo Cannavale nei panni del brigadiere Caputo, spalla fondamentale (qui ha il compito di razionargli le sigarette) che serve ad alimentare le gag comiche (qui ancora lievemente contenute, a differenza di quanto accadrà nei capitoli successivi della serie). Da vedere.

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Napoli. Joe (Jho Jenkins), un marinaio americano sotto effetto di droga, sembra impazzito e spara sulla folla dal tetto di un palazzo. L’ ordine è quello di abbatterlo ma, prima che i cecchini entrino in azione, il provvidenziale intervento del commissario Rizzo (Bud Spencer), detto Piedone, evita il peggio e, dopo una serie di cazzottoni ben assestati, Joe addiviene a miti consigli e si consegna senza spargimento di sangue. Uomo tutto d’ un pezzo che preferisce l’ uso delle mani a quello delle armi, Piedone ha amicizie anche negli ambiti malavitosi e si serve delle soffiate di un gobbo ma i suoi metodi fuori dagli schemi recano fastidio al nuovo commissario capo Tabassi (Adalberto Maria Merli) che lo ammonisce di rispettare il codice. Un traffico di droga in grande stile sta iniziando a diffondersi in città e chi tesse le fila è Ferdinando ‘o Barone (Angelo Infanti), vecchia conoscenza di Piedone, in combutta con i marsigliesi. Dopo aver pestato il barone Rizzo sta per farlo parlare ma viene stoppato dal commissario capo e dall’avvocato difensore (Raymond Pellegrin) che lo denuncia per percosse al suo assistito. Sospeso dal servizio, Piedone raduna tutti i capi della vecchia camorra e li invita a contrastare l’ ascesa dei marsigliesi che si stanno impadronendo della città: gli scagnozzi della malavita napoletana entrano dunque in azione, pestando gli spacciatori dei marsigliesi e sfasciando i laboratori dove la droga viene confezionata. Dopo questo duro colpo assestato all’ organizzazione ‘o Barone chiede un incontro con il commissario a casa sua ma Piedone, ivi giunto, lo trova morto con un colpo di pistola alla testa. Qualcuno cerca di affibbiargli l’ omicidio e anche il suo informatore preferito, il gobbo Peppino, viene trovato morto. Tuttavia, prima di morire, il gobbo fornirà ugualmente a Piedone l’ indizio fondamentale che lo porterà a scoprire il colpevole della macchinazione ai suoi danni…

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La colonna sonora è affidata agli immarcescibili fratelloni d’ Italia Guido e Maurizio De Angelis che firmano l’ ennesima soundtrack azzeccatissima della loro sconfinata carriera. Il tema principale (che nel 33 giri era lievemente diverso) è uscito anche come singolo, interpretato dalla coppia di fratelli chitarristi newyorkesi Santo & Johnny ed è proprio questa la versione che si sente nel film: inconfondibile la lap steel guitar (o chitarra hawaiana che dir si voglia), marchio di fabbrica del duo. Sublime.

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Cast principale:

Bud Spencer

Adalberto Maria Merli

Raymond Pellegrin

Juliette Mayniel

Enzo Cannavale

Angelo Infanti

Regia: Steno

Edizioni in dvd: Medusa

Formato video 1,85:1 anamorfico

Una replica a “Piedone lo sbirro (1973)”

  1. In ricordo di Bud Spencer (Carlo Pedersoli): 31/10/1929 – 27/06/2016.

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