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Il 29/07/2014 è morto Giorgio Gaslini: queste sono le notizie che non vorresti mai apprendere. Ok, aveva 84 anni… Ma quando ti leghi a certi personaggi che hanno segnato, in un certo qual modo, la tua vita con le loro opere hai come la sensazione che non debbano e non possano mai morire, che possano veramente essere immortali come gli higlanders del famoso film degli anni ’80 con Christopher Lambert. E invece no: il ciclo della vita è uguale anche per loro. Anche loro nascono e muoiono, ma fortunatamente lasciandoci un segno eterno del loro passaggio su questa terra… Per chi non lo sapesse Giorgio Gaslini è stato un pianista jazz dal clamoroso talento, una di quelle persone che (ogni tanto) ti fanno essere orgoglioso di essere italiano. Milanese classe 1929, vantava una carriera cinquantennale nel campo del jazz (dove era universalmente riconosciuto come uno dei pianisti più geniali e versatili) affiancata, negli ultimi 20 anni, anche da una fervente attività nel campo della musica classica, oltre che dalla composizione di colonne sonore per il cinema (soprattutto negli anni ’70, che casualità…). Ed è qui che veniamo al punto: ero estremamente legato a quest’ uomo da motivi affettivi che conducono, inevitabilmente, a quell’ incredibile capolavoro di film che risponde al nome di “Profondo rosso”. Gaslini iniziò a comporne la colonna sonora per poi lasciare il campo ai giovani emergenti del complesso dei Goblin che la completarono ma ha lasciato una traccia fondamentale all’ interno del film: suoi sono i temi musicali della nenia infantile che precede i delitti, il tema di Gianna Brezzi, le partiture per orchestra all’ interno del teatro ove si tiene il congresso di parapsicologia, le improvvisazioni al pianoforte del protagonista Marc Daly e i brani “Wild session” e “Deep shadows”. Anche le pietre sanno che “Profondo rosso” è il mio film della vita, arricchito naturalmente dalle meraviglie musicali dei Goblin e di Giorgio Gaslini… E nessuno mi toglierà mai dalla testa che proprio la figura di Gaslini sia stata fonte di ispirazione per il regista Dario Argento: sarà un caso se il protagonista del film è un giovane pianista jazz?

profondo rosso musiche

Però il mio “incontro d’amore” (ma non a Bali, quello era un altro film con la colonna sonora di Gaslini) con il Maestro Giorgio non si limita solo a “Profondo rosso”; il destino (o chi per lui) ha legato il suo nome ad altre colonne sonore di film che, per un verso o per l’ altro, mi sono molto cari. E’ il caso, ad esempio, della miniserie televisiva in 4 puntate “La porta sul buio” ideata da Dario Argento (ancora lui!) 2 anni prima di “Profondo rosso”; si trattava di 4 gialli televisivi estremamente innovativi per l’ epoca, caratterizzati dalla incredibile colonna sonora jazz scritta da Gaslini che conferiva a questi telefilm un ritmo e una modernità straordinari. E vogliamo poi parlare di quel piccolo gioiellino del genere giallo che è “Rivelazioni di un maniaco sessuale al capo della squadra mobile” o dell’ horror “La notte dei diavoli”? Tutti film che hanno un posto rilevante nel mio cuore, cui vanno aggiunti di diritto altri titoli come “La notte”, “Le tue mani sul mio corpo” e “Un omicidio perfetto a termine di legge”… Ed è per questo che quindi posso solo dire: grazie Giorgio… Buon viaggio…

Una replica a “Ricordando Giorgio Gaslini…”

  1. Buon viaggio Giorgio, la tua musica vivrà per sempre.

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